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Fortezze bizantine e crociate

Le fortezze Bizantine piccole e razionali erano concepite soprattutto per avvistare il pericolo e per resistere temporaneamente ai raid in attesa di aiuto (l’esercito Bizantino era ancora legato alle strategie romane dove il grosso delle forze viveva nelle città e si spostava all’occorrenza), l’Impero Bizantino si difese bene fino al nono secolo ma dal decimo secolo subì pesanti pressioni da ogni direzione perdendo progressivamente terreno, tra il settimo e il nono secolo gli Arabi e pirati seminarono il terrore in tutto il bacino del mediterraneo, gli attacchi continuarono per secoli in una lunga serie di conquiste-riconquiste dei Bizantini, gli invasori sempre più abili incentivarono lo sviluppo delle difese specialmente nelle coste e nella Capitale Costantinopoli.
 
I turchi SELCIUCHIDI arrivarono in ANATOLIA nell’undicesimo secolo assorbendo le culture locali comprese l’architettura, convertirono le chiese cristiane in moschee e le fortezze Bizantine vennero riparate e rafforzate, il Regno dei SELCIUCHIDI (con Capitale KONIA) venne sconfitto dai mongoli di GENGIS KHAN a cui seguì una parziale riconquista Latino-Bizantina sedata nuovamente dai turchi OTTOMANI, che dal 13° secolo ridussero l’Impero Bizantino ad un’area limitata del bosforo con le città di Costantinopoli e Nicea, il tutto cadde il 24 maggio 1453.
L’espansione dei turchi (SELCIUCHIDI, OTTOMANI, MAMELUCCHI) avevano segnato pesantemente il futuro dei Bizantini, i latini d’Europa della quarta crociata capeggiati dalla Repubblica Veneziana presero Costantinopoli nel 1204 allungando in modo laterale la vita dell’Impero Bizantino ma soprattutto allungando la vita dei regni cristiani rimasti, i Mongoli con il loro gigantesco Impero pressarono da oriente i turchi lasciando respirare i Regni cristiani, i crociati trasformarono i territori in feudi, potenziarono le città e le difese per commerciare, Venezia, Genova e le altre Repubbliche Marinare si contendevano il Mar Nero, le isole egee divennero basi strategiche per le rotte navali, gli scontri furono totali e inevitabili su ogni tipo di campo (filosofico, religioso, commerciale, militare), i cattolici di Roma si imponevano sui cristiani d’oriente di tendenza ellenista, la cultura mediorientale civilizzò i crociati mentre i crociati rivoluzionarono le strategie di guerra sviluppando fortezze efficienti difendibili da pochi uomini; l’uso delle armi da fuoco mutò totalmente il mondo militare e uccise la vecchia cavalleria medioevale.
 
Le città Bizantine furono difese da possenti mura “a recinto” spesse dai 2 ai 3 mt. intorno al centro abitato, poi per esigenza tattica i vecchi “propilei” e le porte monumentali vennero sostituite con torri sporgenti in muratura, con l’aumento degli attacchi queste torri vennero rafforzate per opporre maggiore resistenza all’assedio, col tempo si unirono mura bastionate, nuovi recinti, torri (quadrate, circolari, rettangolari, poligonali), torrioni, feritoie, sporgenze per gettare l’olio bollente, contrafforti, accessi condizionati, corridoi, tunnel, vari stratagemmi per difendere con più efficacia le fortezze e le città; dove maggiori furono gli scontri, maggiore fu l’innovazione tecnologica, nelle province secondarie si conservò l’essenza dei vari stili e cambiamenti (molto utili per capire i sistemi più complessi).

I villaggi e i centri minori per motivi di economia e di pericolo continuo si svilupparono velocemente sul modello del “CASTRUM BIZANTINO” ovvero un gruppo di case-torri affiancate una all’altra in modo da formare una corona fortificata le cui mura esterne sono di fatto le pareti delle case, questi CASTRUM vennero edificati solitamente su alture, su colline, sulle antiche acropoli, sulle coste sfruttando i dislivelli come terrazze per elevare le abitazioni dal livello strada, le costruzioni avevano un aspetto ermetico con poche aperture all’esterno mentre l’interno era elegante e razionale illuminato spesso da piccoli cortili, ben curati senza gli eccessi del lusso; le strutture più curate vennero edificate seguendo la sezione “aurea” divisa sulle tre dimensioni (altezza, larghezza, lunghezza) il rapporto è 1,62; nei locali o porzioni di essi l’altezza è uguale alla lunghezza (per torri e cattedrali) oppure l’altezza è uguale alla larghezza (per chiese, palazzi, ville, porticati); esempio: per calcolare la lunghezza in un locale dove l’altezza è uguale alla larghezza bisogna moltiplicare la larghezza per 1,62.
Le caratteristiche principale delle fortificazioni Bizantine furono la razionalità e l’orientamento a bussola, tutte le torri furono orientate sugli assi nord-sud oppure est-ovest con gli ingressi a seconda della conformazione del posto nei primi tempi, poi si standardizzò a ovest verso il tramonto lasciando i punti più bassi e attaccabili delle strutture verso est per dare al nemico tutto il calore del giorno; i locali avevano mediamente l’altezza dai quattro ai cinque metri ed internamente erano dotati di robusti rivestimenti in legno per rafforzare le mura esterne; i soffitti dei piani intermedi erano di legno mentre l’ultimo piano aveva il soffitto con volte a botte o a cupola; lo spessore dei muri variava da uno a tre metri; le forme delle costruzioni variavano nei stili Bizantini con schema quadrato, rettangolare, poligonale, circolare, a croce greca, a volte a botte, a cupola, a seconda dei mezzi e materiali disponibili.
 
I porti e le città commerciali vennero sviluppate da est a ovest per avere una fortezza a CASTRUM parallela alla costa e trovare sempre l’ombra da un lato della strada principale per dare frescura ai commercianti che spostavano merci in tutte le ore del giorno.
Le città con l’economia basata sull’artigianato e sulla fabbricazione di manufatti vennero sviluppate lungo la strada principale orientata da nord a sud in modo da avere un’ orologio naturale, la mancanza d’ombra sulla via principale indicava l’ora della pausa pranzo calcolando che mediamente le giornate lavorative andavano dall’alba al tramonto a seconda dell’area geografica e del clima; tutti i diversi orientamenti sono da ritenersi adattamenti su siti precedenti o nati velocemente per motivi di emergenza.
Durante tutto il basso medioevo le antiche acropoli vennero convertite in fortezze e le antiche città basse caddero in rovina diventando spesso delle cave a cielo aperto, le popolazioni si nascosero nelle valli e sulle colline lontano dal mare; con le crociate, gli occidentali riportarono l’uso delle torri circolari come elemento strategico, più robuste con meno angoli morti vennero adottate pienamente nell’edilizia militare e civile, si diffusero velocemente in tutto il mediterraneo e in medioriente, introducendo anche altri elementi innovativi occidentali come le feritoie, i cunicoli, le stanze segrete, lo ZEMATISTRA (sporgenza per gettare l’olio bollente), i passaggi nascosti, il ponte levatoio, i parapetti, i contrafforti (nati in Borgogna nel 10° secolo nelle chiese romaniche ma sconosciuti all’architettura bizantina e mediorientale del tempo). Gli ottomani diffusero l’uso delle torri poligonali a otto, dieci, dodici, sedici lati. Le strombature più antiche sono a Myra nella Turchia meridionale presso le tombe rupestri dei LICI (6°-2° secolo a.c.).
 
I crociati sempre più soli non disponendo di un unico vasto esercito organizzato ma di tanti gruppi semi-indipendenti (solitamente composti da trecento cavalieri) dovettero sviluppare fortezze sempre più efficienti con il minimo dei mezzi, le fortezze Bizantine vennero conquistate, rinforzate (lo spessore delle mura merlate venne portato tra quattro e cinque metri, fino ai quindici metri di altezza) e ampliate; l’economia dei Regni crociati riprendeva lo schema della precedente gestione Bizantina rimanendo però vacillante in un clima di paura, le situazioni non favorivano di certo gli investimenti e l’arruolamento di mercenari, le difese dovevano rendere il massimo con il minimo degli uomini disponibili; la loro principale rovina fu la mancata unificazione delle forze politiche che mettesse ordine tra i militanti, le prepotenze crociate sulle popolazioni locali provocarono la coalizione delle forze dell’islam scatenando ovunque la vendetta spietata in una terra disgregata; Anche Riccardo Cuor di Leone, il migliore condottiero cristiano dell’epoca concluse i suoi cinque anni in terrasanta con un trattato di pace definendola una terra guasta e ingovernabile.
 
Principalmente gli Ordini Cavallereschi dei Templari, Ospitalieri di San Giovanni, Teutonici oltre a fornire i servizi basilari di sicurezza-protezione-cure mediche, tentarono di imporre un codice comportamentale tra i militanti cristiani, ma le razzie e le violenze scatenavano sempre delle rivolte. I Cavalieri Templari nel 12° secolo inventarono il primo modello protobancario del mondo, praticamente alleggerivano i pellegrini rilasciando un assegno-ricevuta del valore dei beni depositati, la cui riscossione poteva avvenire in un qualsiasi presidio amministrativo Templare in Europa o in Medioriente.
La cultura e la filosofia Bizantina cercavano soprattutto moderazione e razionalità in un mondo che lasciava i fasti dell’ Impero Romano per entrare violentemente nell’incertezza del medioevo, rimanendo fermamente legati al sincretismo religioso tra cristianità ed ellenismo come segno distintivo (l’uomo è cittadino del mondo), sviluppando scuole, ricerca scientifica, tecnicismo; i Bizantini come discendenti dei Regni Greci si consideravano precursori dei Romani, il tempo non attenuò i pregiudizi che divennero una profonda ferita con ROMA.
In allegato trovate vari schemi di principio delle opere Bizantine e Crociate più interessanti ancora rintracciabili in anatolia e nelle colonie Bizantine del medioevo (Grecia, Dacia, Tracia, Ungheria, Romania, Bulgaria, Armenia, paesi Slavi, Albania, isole Egee, Italia, Sicilia, Sardegna, Corsica, isole Baleari, Spagna(Siviglia), Portogallo (Algarve), Algeria, Tunisia, Libia, Egitto, Israele, Giordania, Libano, Siria) per comprendere l’evoluzione e le necessità del loro tempo. 

Fortezza bizantina 13° secolo con schema avanzato ed accessori condizionati con corridoi, torri, bastioni
Fortezza bizantina 12° secolo con bastioni e schema esagonale
Fortezza Templare di Safita in terrasanta (11° secolo)
Fortezza templare dei Pellegrini in terrasanta (11° secolo)
fortezza templare di Beaufort in terrasanta
magazzino militare bizantino 11° secolo con pilastri-contrafforti per sostenere gli archi del soffitto Fortezza bizantina 11° secolo con mastio e mura bastionate
Fortezza bizantina 10° secolo di derivazione ellenica
Castrum Bizantino 8° secolo - schema di principio di piccolo villaggio fortificato con ingresso principale da est
Castrum bizantino 8° secolo schema di principio con case-torri a corona
Fortezza bizantina 8° secolo formata da un'altura o acropoli rinforzata con ingresso a corridoio e accesso torre da piano di rialzo

Fortezza bizantina 8° secolo

 

 
 
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